Da marzo 2020 Clandestine si è messa all’opera per realizzare un sistema di formazione interamente online che, a seguito della pandemia Covid 19, potesse sopperire da un lato all’impossibilità di realizzare attività in presenza, dall’altro trasformasse questo impedimento nell’opportunità di aprire il progetto alla fruizione da parte di un numero potenzialmente infinito di scuole e classi.

È nato così Reti Clandestine, la versione online del progetto.

Cosa cambia, cosa resta

Rimane l’articolazione del progetto in 3 fasi: la proiezione del documentario, il percorso espositivo e gli atelier di parità sentimentale. Cambiano le modalità della fruizione e si integra la disponibilità di guide didattiche:

• Il documentario Clandestine. L’altra Italia dell’arte potrà essere visionato online direttamente nella pagina del sito.
• Il percorso espositivo diventa virtuale grazie al video espressamente realizzato allo scopo di far vivere l’esperienza della visita in presenza, corredato da approfondimenti sulle artiste e sul loro metodo di lavoro.
• Gli atelier si trasformano infine in un percorso didattico/esperienziale, articolato in 3 stanze, attraverso cui le classi – guidate dall’insegnante e accompagnate da strumenti didattici realizzati appositamente – possano attraversare e sperimentare la condizione di clandestinità proposta dal documentario.

Alla fine del percorso sarà possibile (ed estremamente apprezzato) lasciare un feedback come testimonianza e guida per il miglioramento della proposta didattica.

Reti Clandestine si propone quindi di intrecciare i percorsi creativi delle otto artiste presentate con il vissuto delle classi coinvolte, in un reticolo di vita, arte ed educazione alle differenze.